Film con Don Ameche

Nome d'arte di Dominic Felix Amici, attore statunitense. Formatosi come attore a teatro e in sceneggiati radiofonici, debutta al cinema nel 1933, ma ottiene il primo grande successo nel 1936 in Ramona di H. King. Aspetto simpatico, baffetti sottili da latin lover e ricco di comunicativa, nella Hollywood degli anni d'oro è elegante interprete di diversi film musicali, come La grande strada bianca (1938) di H. King, con motivi di I. Berlin, e di commedie sofisticate come La signora di mezzanotte (1939) di M. Leisen, con sceneggiatura di B. Wilder, Appuntamento a Miami (1941) di W. Lang, Quella che non devi amare (1945) di S. Wood e, soprattutto, del deliziosamente fantastico Il cielo può attendere (1943) di E. Lubitsch. Non disdegna però impegnativi ruoli in film di altri generi come l'avventuroso D'Artagnan e i tre moschettieri (1939) di A. Dwan, il gangster-movie L'incendio di Chicago (1938) di H. King, il bellico La nave senza nome (1944) di H. Hathaway o, infine, il biografico The Story of Alexander Bell (La storia di A.B., 1939) di I. Cummings, in cui indossa i panni dell'inventore e industriale del telefono (che sarà poi interpretato anche dal fratello Jim in The Story of Mankind, 1957, di I. Allen). A partire dagli anni '50 la sua lunga frequentazione cinematografica subisce un improvviso arresto a favore di un'intensa attività televisiva. Rilanciato come attempato e dispettoso miliardario nell'ironica commedia Una poltrona per due (1983) di J. Landis, vince un Oscar come miglior attore non protagonista per la fantacommedia Cocoon (1985) di R. Howard. È poi coprotagonista del dolceamaro Le cose cambiano (1988) di D. Mamet. Nuovamente diretto da Landis in Oscar (1991), la sua ultima apparizione è nella commedia Una moglie per papà (1994) di J. Nelson.